Un a donna rimane intrappolata nella casa di un avvocato e della sua famiglia a causa di un'improvvisa e inspiegabile rivolta di migliaia di uccelli, che attaccano gli abitanti del paese.
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Il film girato nel 1963 rispecchia alcune paure che prendevano corpo dal pericolo di un nuovo conflitto mondiale tra le due super potenze: USA e Unione sovietica.
L'attacco degli uccelli potrebbe rappresentare l'apocalisse che viene dal cielo, come la bomba atomica.
Tutto è metaforico o simbolico in questo film, l'orrore dei suoi contenuti è l'orrore per i nostri simili sempre potenziali nemici, le tregue agli attacchi che danno gli uccelli nel film rappresentano la pace effimera di ogni guerra.
L'impotenza di fronte all'attacco degli uccelli richiama quella dell'uomo comune nelle decisioni politiche bellicose.
Grande regia ma il film è terribilmente datato, oggi le paure sono altre: lo scioglimento dei ghiacci, il terrorismo, l'effetto serra, le immigrazioni clandestine, dal cielo non può che accadere qualcosa di estremamente grave e irreversibile come la perdita di ossigeno e dei raggi di luce solare.